Ibiza in primavera è una distesa di fiori giallocelesti alternata a fitte pinete e tappeti di pungente macchia mediterranea. Si corre in macchina su strade ondulate il cui ciglio è delimitato da bassi muretti di pietra che proteggono oliveti, mandorli, vigne e piccoli greggi di pecore. Appena oltre le splendide baie e le località turistiche della costa di cui tutti parlano, c’è infatti un’altra Ibiza, quella di una campagna rurale d’antica tradizione, di una terra rossa e grassa che qualcuno per fortuna ancora si ostina a far fruttare.
Percorrere tutta l’isola da una parte all’altra richiede poco tempo, e anche scegliendo percorsi a zig zag si arriva ovunque in una quarantina di minuti al massimo. Prendendo la strada meno scontata, quella più lunga e contorta, ci si imbatte in scene che valgono un viaggio: distese di piccole proprietà agricole, pastori assorti e intenti a consumare il proprio pranzo all’ombra di un ulivo, mentre le loro capre, sparpagliate sotto il sole di una primavera sfolgorante, ruminano le deliziose hierbas ibicencas, le stesse da cui si produce anche un fantastico liquore locale. Sembra niente, ma è una poesia, roba che tu ci capiti davanti e solo a guardare ti senti già un po’ ladro.




Il mare, uno dei motivi principali per cui si viene in questo angolo di Spagna, è spettacolare lungo tutta la costa, ma a Cala Comte, Cala Bassa, e Cala Salada, le spiagge più belle in assoluto, il colore turchese tocca vette di intensità accecante. In aprile e maggio queste baie sono al loro meglio: non ci sono lettini, non ci sono ombrelloni, non ci sono racchettoni, nè distese di carne arrostita da scavalcare. Sei solo tu e qualche altro avventore, a fare i conti con la bellezza grezza della natura, con la linea precisa che separa il mare dal cielo.
Ma nonostante non ci sia ancora traccia della folla che tra meno di due mesi invaderà l’isola, non dovete temere la solitudine: la maggior parte dei ristoranti e dei locali infatti è già aperta. La città vecchia di Eivissa, per esempio, è costellata di piccoli bar dove far venire l’ora di cena a forza di tapas. Posti sfavillanti come La Bodega o quieti come El Zaguan, sul cui vecchio bancone di legno vengono continuamente esposti gustosi piattini ricolmi di ogni ben di dio: polpette di baccalà, carpaccio di salmone ripieno di salsa tonnata, jamon serrano con fichi caramellati, tartate di tonno… Ci sarebbe da morire qui, ma è solo l’inizio.
Per non farsi mancare nulla si continua con la cena alla Comidas Bar San Juan, uno dei più suggestivi ed economici ristorantini del centro. Qui la cucina di Ibiza è un entusiasmo per la gola: alioli, enormi gamberoni rossi, orata alla griglia, e per chiudere il meraviglioso flaò, il dolce locale fatto con formaggio di capra, anice e menta, il cui sapore da solo è un inno al Mediterraneo intero.
Per smaltire meglio incamminarsi su per le stradine ripide di Dalt Vila fino a raggiungere i gradini di pietra del S’escalinata (leggi l’articolo), un bar bellissimo in cui fermarsi a pensare ai peccati gastronomici appena commessi sorseggiando un chupito de hierbas.





E se Eivissa città è splendida, non bisogna dimenticarsi dei piccoli paesi dell’entroterra, dove la vita di una volta sembra essersi mescolata pacificamente con l’eleganza delle nuove botteghe d’artigianato.
A Sant Carles de Peralta, poco sopra Santa Eularia, si tiene ogni sabato il mercadillo di Las Dalias, uno splendido mercato hippy dove si possono trovare vestiti, prodotti naturali, musica dal vivo e un localino che fa un meraviglioso mojito alle fragole fresche.
Sempre in paese, a pochi metri dalla chiesa di Sant Carles, c’è invece lo storico Bar Anita, punto di ritrovo e ristoro che al suo interno ospita ancora le buchette della posta della gente della zona.
Nella minuscola Sant Mateu, una chiesa bianca e quattro case, ci siamo fermati un pomeriggio a bere qualcosa nel patio di legno del ristorante Es Camp Vell, dove una caña gelata e una superba atmosfera costano in totale un euro e settanta centesimi.
Mentre A Santa Gertudris, un paesino immacolato e fiorito posizionato nel cuore dell’isola, siamo invece arrivati una domenica mattina di sole accecante. Era giorno di comunioni, i bambini agghindati si affrettavano ad entrare in chiesa, mentre ai tavoli all’aperto la gente rideva, parlava e mangiava di gusto. Ci siamo seduti al Bar Costa nell’unico tavolino libero, e abbiamo ordinato un bocadillo con jamon serrano e pan con tomate, semplicissimo pane con olio e pomodoro maturo strofinato sopra. Tutto semplicemente divino.




Informazioni pratiche
Per dormire consigliamo:
- Hostal Talamanca, una struttura graziosa affacciata direttamente sulla spiaggia a due chilometri dalla città vecchia, con camere spartane ma pulite.
- Hostal Parque, bell’hotel in pieno centro storico di Eivissa, con attici lussuosi e camere standard curate. La nostra preferita è la 102.
- Oppure, se il vostro soggiorno si prolunga per almeno tre giorni, cercate una bella casa su Airbnb, le nostre ultime due esperienze “casalinghe” ad Ibiza sono state eccezionali.
Per il noleggio auto
L’auto è indispensabile per girare Ibiza. La nostra prima volta sull’isola avevamo noleggiato uno scooter, ma con l’auto è andata molto meglio: abbiamo visto molte più cose ed eliminato i problemi dell’eccessivo vento (era pur sempre aprile). Tra l’altro, paradossalmente, abbiamo persino speso meno.
Noi ci siamo rivolti già un paio di volte alla Centauro Car prenotando online prima della partenza ad un prezzo bassissimo, circa 10-15 euro al giorno per una Panda blu perfetta. Ci sono venuti a prendere all’aeroporto come da accordi e ci hanno accompagnati alla loro sede che dista circa un chilometro. Lì in pochi minuti si sbrigano le pratiche stipulando anche una polizza kasko complementare (circa 35 euro in più per l’interno noleggio), molto consigliata visto che qualche inconveniente può facilmente capitare. Diversamente da alcuni noleggiatori non praticano giochetti disonesti con il costo del carburante: l’auto viene consegnata con il pieno e così deve tornare. Alla riconsegna del mezzo ci hanno riaccompagnati in un attimo all’aeroporto con la solita navetta. Consigliatissimi.
Ibiza è un luogo meraviglioso, incredibile, accogliente, di natura mozzafiato e buona vita, il classico luogo in cui sentirsi beati e graziati dalla generosità degli dei. Se la visiterete fuori stagione, prima dell’arrivo dell’orda vichinga di turisti, l’isola vi regalerà davvero il meglio del meglio che può offrire.
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Molto utile! Bravissimi!
Grazie!!! 🙂