


perché andare in Cambogia
Tutte le persone a cui abbiamo raccontato della nostra partenza per la Cambogia, hanno avuto reazioni più o meno similari tra loro: ci hanno sorriso con circostanza e restituito uno sguardo di pura incomprensione. Questa percezione poco invitante del paese dipende senz’altro dall’eco dei suoi tragici trascorsi politici, nonché ovviamente dall’alto grado di povertà in cui versano ancora oggi molti abitanti, soprattutto i più piccoli. I massacri della combriccola di Pol Pot hanno macchiato indelebilmente l’immagine della Cambogia, messo in ginocchio la sua economia, e reso ingiustamente “sinistro” il nome di Phnom Penh, una città che prima dell’era dei Khmer Rossi era invece considerata addirittura “la Perla d’Asia”.
Ma quello che abbiamo conosciuto nelle nostre due settimane in Cambogia, è invece un paese incantevole, pieno di siti archeologici grandiosi, di città graziose appoggiate sui fiumi, di villaggi galleggianti che si spostano con le stagioni, e di immense risaie. Inoltre i cambogiani sono spesso di una gentilezza quasi imbarazzante, gli hotel sono splendidi, e con poco prezzo ci si può concedere un livello di vita insuperabile in altri paesi del mondo.
Non so se tutto questo appaia sufficiente per decidersi a partire, ma per noi sono tutti ottimi motivi per tornare in Cambogia ancora, appena potremo.
5 posti da non perdere
Scriveremo presto una sintesi dettagliata del nostro itinerario, ma quello che segue è un piccolo e non esaustivo elenco, di alcuni posti che abbiamo visitato e che secondo noi non dovrebbero essere esclusi da un viaggio nel paese:
♥︎ Siem Reap e i siti archeoligi di Angkor
♥︎ Battambang, graziosa cittadina coloniale, per gli ottimi ristoranti, il bamboo train e i negozietti di epoca francese
♥︎ Phnom Penh, una città affascinante e tutta da scoprire, piena di locali sui tetti e stradine alberate
♥︎ le isole di Koh Rong e Koh Rong Samloem, di fronte a Sihanoukville, per il mare da favola e l’atmosfera da paradisi inesplorati
♥︎ il lago Tonlé Sap con i tanti villaggi galleggianti





3 consigli
1. A Siem Reap noleggiate lo scooter per visitare Angkor, sarete liberi e potrete muovervi tra i templi come preferite. La lonely planet dice che non è possibile farlo, mentre vi confermiamo che recentemente a Siem Reap hanno ricominciato a noleggiare gli scooter. Quando lasciate il mezzo da qualche parte, affidatelo a qualche venditore in cambio di una mancia, i furti pare siano abbastanza frequenti.
2. Se vi spostate da Siem Reap a Battambang, nella stagione umida (maggio-ottobre) fatelo in barca, navigando sul Tonlé Sap. Il percorso dura circa 6/8 ore ma passa in mezzo a tanti villaggi di cui scrutare la vita e le attività, e ci si gode pienamente la bellezza del fiume. Se non temete il sole salite sul tetto della barca.
3. Anche se di fronte alla bellezza delle spiagge di Koh Rong potrebbe sembrarvi superfluo: non sottovalutate Phnom Penh, e programmate di passare almeno due notti nella capitale, si tratta di una città davvero affascinante.
la sicurezza
Ci siamo accorti con stupore che la Farnesina, sul sito Viaggiare Sicuri, sconsiglia viaggi in Cambogia senza agenzia turistica di supporto.
A nostro avviso è davvero un consiglio assurdo e privo di alcun legame con la realtà del paese. Vi possiamo assicurare che non solo si può andare da viaggiatori indipendenti in Cambogia, ma si tratta di un viaggio tranquillo e piacevolissimo, che migliaia di persone compiono in tutta serenità ogni giorno, anche ragazzi giovanissimi e inesperti.
E’ vero che si tratta di un paese poverissimo, ma la situazione politica è tranquilla, e le persone sono generalmente molto gentili e disponibili. Le accortezze da tenere sono quelle valide per qualunque viaggio: tenete le vostre cose al sicuro, separate i soldi dai documenti (e se c’è una cassaforte in albergo lasciate il passaporto lì e portate con voi una copia), fate una buona assicurazione sanitaria ed evitate di affidarvi a persone che vi approcciano in giro. Se avete bisogno di una guida o di un driver prenotatelo presso qualunque agenzia di viaggio locale o chiedendo presso il vostro hotel o guesthouse.
Il problema delle mine è l’unico che rende effettivamente la Cambogia più pericolosa degli altri paesi del sud est asiatico, ma è un problema che riguarda più che altro i locali. Purtroppo a distanza di molti anni, il territorio è ancora fortemente minato, soprattutto nella provincia di Preah Vihear, quindi mai uscire dai percorsi segnati o fare camping o trekking senza affidarsi a guide locali competenti. Il trekking comunque non è molto diffuso perché il territorio cambogiano, ad esclusione dei Monti Cardamomi, è piattissimo… Potete quindi conservare le vostre aspirazioni da camminatori per altri paesi.
cosa serve per visitare la Cambogia
- pazienza (quando vi chiederanno per la milionesima volta se volete comprare una bottiglia d’acqua, ricordatevi di qual è il reddito pro capite in Cambogia)
- un’assicurazione sanitaria che preveda il rimpatrio e i trasferimenti sanitari
- il passaporto con almeno una pagina intera libera e una validità residua di almeno 6 mesi
- fototessere per il visto
- E a proposito del visto: verificate sempre prima di partire che il varco da cui entrate in Cambogia preveda il rilascio del visto turistico, altrimenti dovrete procurarvelo prima di partire. Al momento è possibile richiederlo a O’smach, PoiPet, Prom, Duang, Chorm e Cham Yeam, e negli aeroporti di Phnom Penh e Siem Reap, ma meglio sempre controllare sul sito della Farnesina.
Per chiederlo in anticipo bisogna fare riferimento alle consuete rappresentanze consolari, ma il Ministero degli esteri cambogiano dovrebbe aver attivato anche una procedura online per la richiesta dell’ E-Visa qui.
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Il sito della Farnesina è assolutamente allarmistico su moltissimi Paesi e appare fuori dalla realtà. Ma è comprensibile, deve elencare tutti i rischi. Nel caso la minima cosa vada storta devono poter dire: noi velo avevamo detto.
Splendido post per iniziare a immaginare un viaggio futuro 🙂
ciao arrivo in Cambogia il 16/11 e faro` tesoro dei tuoi consigli 🙂 mi risulta che le fototessere per il visto le facciano loro direttamente in aeroporto, me lo sono sognata (ho letto mille blog e forum che ormai ho non piu` spazio nella memoria del cervello hehe) o e` cosi` adesso? grazie
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