Sacred Monkey Forest Sanctuary / Ubud / Bali / Indonesia

Ubud, il cuore culturale di Bali, è una cittadina piena di templi splendidi e circondata da rigogliose risaie terrazzate, un vero idillio. Ma sebbene si tratti di un paesone, le sue (strette) strade sono tra le più congestionate dal traffico di tutta l’Indonesia, roba da restare bloccati con lo scooter per venti minuti senza riuscire a spiegarsene il motivo. Ecco perché a Ubud è caldamente consigliato girare a piedi, e soprattutto concedersi una lunga visita ristoratrice al Sacred Monkey Forest Sancturary, qualcosa in più di una semplice oasi cittadina. L’area, a cui si fa spesso riferimento semplicemente come Monkey Forest, è una porzione delimitata di foresta pluviale situata al limitare sud occidentale di Ubud, in cui vivono in completa libertà centinaia di macachi balinesi dalla coda lunga.
La riserva è di per sé è un luogo incredibile, disseminato di templi, di immensi grovigli di alberi e piccoli corsi d’acqua, che nell’insieme creano uno scenario da film d’avventura. Tra gli edifici religiosi principali si trova il Pura Dalem Agung Padangtegal, il Grande tempio dei morti, seguito da alcune strutture anticamente dedicate alle cremazioni e da numerose statue ricoperte dal muschio rappresentanti animali e figure della mitologia indonesiana.

I macachi sono i padroni indiscussi dell’area, e possono essere deliziosi o terribili a seconda del proprio carattere, del vostro atteggiamento e soprattutto di che cosa avete in mano.
I morsi ai visitatori, seguiti dalle ovvie vaccinazioni presso i medici locali, non sono affatto rari, ma avendo visto il comportamento demenziale di certi umani nei confronti di questi animali selvatici, la cosa non mi sorprende affatto.
Sembrerebbe infatti scontato ricordare che sebbene siano piuttosto inseriti nel contesto cittadino, questi macachi restano animali liberi e non addomesticati, quindi potenzialmente aggressivi e non prevedibili. Ma evidentemente per alcune persone entrare in un’area protetta è come entrare al circo o allo zoo, e si aspettano di trovare scimmiette ammaestrate a cui allungare banane in cambio magari di un piccolo show. Il risultato è che i macachi si innervosiscono e tendono ad impossessarsi del cibo o di qualsiasi potenziale contenitore dello stesso che vedano tra le mani dei visitatori. Inoltre hanno compreso che se rubacchiano qualcosa di prezioso (occhiali, macchine fotografiche…), uno dei guardiani presenti interverrà e offrirà loro cibo in cambio della restituzione del maltolto, un giochetto divertente che ovviamente li rende più molesti del normale.
Detto ciò, visitando Monkey Forest con il dovuto buon senso, rispettando i sentieri, lasciando in pace i cuccioli ed evitando di offrire cibo ai macachi adulti, si riesce a vivere un’esperienza affascinante senza interferire con la vita dei padroni di casa e portandosi via un bel ricordo di questa rara giungla cittadina. Dedicatele un paio d’ore della vostra permanenza a Ubud, vi assicuriamo che merita il tempo speso e un po’ del sano terrore patito vedendo i “dentini” dei macachi.

Sacred Monkey Forest Sanctuary
Jalan Wenara Wana (Jalan Monkey Forest), Padangtegal / Ubud / Bali  {mappa}
orari di apertura: tutti i giorni 8,30 / 18,00
$ ingresso intero circa 20.000 rp (€ 1,50 circa)

Mappa della foresta
Informazioni sulle piante presenti

[Leggi altri consigli di viaggio per Bali e l’Indonesia]

 

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