Prima di poter visitare Istanbul, una serie di fattori variegati, dalla letteratura agli studi universitari, avevano contribuito a creare in me aspettative altissime nei confronti di questa città posta letteralmente a cavallo tra Europa ed Asia. Di solito partire con un intenso bagaglio precostituito di aspettative è molto pericoloso, perché sussiste il rischio piuttosto concreto che la realtà non regga il raffronto con il nostro immaginario. Per fortuna il fascino di Istanbul va persino oltre la fantasia che si ha di lei e non c’è niente nella realtà incontrata che possa deludere.
Ecco allora a esperienza fatta, qualche consiglio che a nostro parere può risultare utile prima di partire.
Quando andare a Istanbul
Noi siamo stati ad Istanbul sia in pieno inverno che in piena estate, e abbiamo trovato due città molto diverse ma ugualmente affascinanti.
D’estate il clima aiuta a godere degli splendidi café sui tetti e dei mille piccoli tavolini in legno allestiti lungo le strade. I parchi sono pieni di gente e si possono fare splendide gite in barca. Di contro può essere troppo caldo, e molti abitanti sono ovviamente in vacanza altrove.
D’inverno Istanbul è più intima, il clima è simile a quello italiano, e può persino nevicare. Ci sono meno turisti, i çay bahçesi, le case da tè, si riempiono di persone che sorseggiano la dolcissima bevanda nazionale, giocano a backgammon su pesanti scacchiere di legno, e fumano la šīša, la tradizionale pipa ad acqua. L’atmosfera è incantevole, ma il freddo e il buio che arriva nel primo pomeriggio non aiutano a godersi a pieno la città.
A conti fatti la primavera e l’autunno sono probabilmente i momenti migliori per visitare Istanbul.




Dove conviene dormire
Istanbul è enorme, ma tutto quel che può interessare ad un viaggiatore con poco tempo a disposizione si trova tra la zona dei bazar, Sultanahmet, Beyoğlu, Ortakoy e la più moderna Nişantaşı.
Sultanahmet, l’antico quartiere delle moschee dove ancora oggi svettano quasi tutte le meraviglie d’interesse della città, dalla Moschea Blu al Palazzo Topkapı, è il quartier generale perfetto per chi visita Istanbul per la prima volta. L’unico problema di Sultanahmet è che non esistono tram notturni che fanno la spola tra questo antico quartiere pieno di fascino e Beyoğlu, la zona dove si trovano molti ristoranti e i locali notturni più frequentati. La distanza in linea d’aria sarebbe anche poca, basta di fatto attraversare il ponte sul Corno d’Oro e si è già ai piedi Beyoğlu, ma essendo questa zona completamente in salita, raggiungere la modaiola İstiklal Caddesi richiede una certa determinazione. Di giorno è attivo il Tünel, una antichissima funicolare che si prende a poche decine di metri dal Ponte di Galata, ma di sera l’unica alternativa sono i taxi. Per fortuna ce ne sono migliaia e costano davvero poco. Se contrattate un po’ -in Turchia si contratta sempre, e per tutto- la tratta Sultanahmet-Beyoğlu vi costerà meno di 5 euro. Potete anche chiedere di attivare il tassametro, e se il tassista accetta non ci sarà neppure bisogno di contrattare.
Per chi vuole evitare il problema dei trasporti notturni o non è in cerca di romanticismi, la rumorosa Beyoğlu è piena di hotel, ostelli e case in affitto, tutte disposte intorno a İstiklâl Caddesi, la via più animata della città su cui transita un vecchio tram di legno. Anche se manca del fascino di Sultanahmet, la zona è comunque molto bella, piena di antiche case decadenti, terrazze sui tetti trasformate in locali di gran moda, ristoranti, fast food vari di cibo turco, e molti negozi.




Cosa fare assolutamente a Istanbul
- La gita in traghetto sul Bosforo (leggi l’articolo dettagliato) che parte ogni giorno verso le 10:30 da Eminonu, il molo posto alla base del ponte di Galata sulla sponda europea. Si tratta di un traghetto pubblico, che ferma lungo le principali cittadine dello stretto, e che in un’ora e mezza arriva ad Anadolu Kavağı, pittoresco villaggio di pescatori in prossimità del Mar Nero. Qui il traghetto ferma due ore, si può mangiare qualcosa in uno dei ristoranti di pesce del paesino oppure farsi una bella passeggiata, e risalire sul vapur all’ora prestabilita per il ritorno. E’ l’unico modo (poco costoso) per visitare il Bosforo e godere del suo panorama stupendo fatto di antiche ville, grandiose moschee, boschi, e piccoli villaggi.
- Una visita alle perle di Sultanhamet. In particolare la Moschea Blu, Ayasofya, il palazzo Topkapı, e la stazione dei treni di Sirkeci, antica meta finale dell’Oriente Express. Per la visita alle moschee ci sono spesso lunghe code, meglio quindi andare la mattina presto. Le donne devono ricordarsi di portare una pashmina o qualcosa di similare per coprirsi la testa.
- Perdersi nell’immenso Bazar e contrattare fino alla morte per cose di poco conto. I commercianti turchi sono dei meravigliosi teatranti, e anche se a lungo andare la cosa è un tantino snervante, riuscire a spuntare un buon prezzo (o pensare di avercela fatta) dà una certa soddisfazione.
- Concedersi un bagno turco in uno degli hammam super pubblicizzati del quartiere dei bazar e di Sultanhamet, come ad esempio il bellissimo Çemberlitaş Hamamı.
- Salire su un traghetto pubblico per Kadıköy, grande quartiere della sponda asiatica. I traghetti partono ogni dieci minuti dal solito dock di Eminonu , il tragitto dura una quindicina di minuti e costa davvero poco. Una volta scesi a Kadıköy si può fare un giretto per il mercato locale e pranzare all’economica Çiya Sofrasi, citata dal Guardian come una delle 10 migliori “trattorie” di Istanbul.
- Visitare il piccolo distretto di Ortakoy (link all’articolo) la domenica, giorno in cui nelle bellissime stradine affacciate sul Bosforo si tiene un piccolo mercato dell’artigianato. La Moschea omonima, per noi la più bella di Istanbul, è un miracolo color perla appoggiato sull’acqua.








Dove bere/mangiare?
- Prendere un cay al Marmara Café, nel cuore di Sultanhamet. In inverno, nel tardo pomeriggio, il Marmara appare quasi come un miraggio con la sua immensa stufa posta al centro della stanza, i tavoli di legno, i vecchi divani, e l’odore del tabacco alla mela nell’aria.
- Un drink al 360° o al Leb-i-Derya, entrambi su İstiklâl Caddesi, entrambi panoramicissimi, entrambi dotati di affascinanti terrazze da cui vedere tutta Istanbul. Da noi un posto del genere costerebbe una follia, qui invece è costoso ma fattibile.
- Mangiare un gözleme in uno dei ristoranti tipici. Si tratta di una via di mezzo tra crepe salate e piadine, ripiene di patate o altro a scelta. I locali in cui li servono si riconoscono in quanto spesso hanno in bella mostra (talvolta praticamente in vetrina) le signore che armeggiano con matterello e una particolare stufa.
- Fare colazione in uno qualsiasi degli stupendi House Café di Istanbul. Sono arredati dal geniale team di designer Autoban, sono favolosi e cosa non da poco hanno tutti il wi-fi gratis.
[Vedi altri consigli di viaggio per Istanbul]

















Che belle foto e ottimi consigli. Nostalgia di Istanbul… 🙂